Biografia - Giuseppe Caresio

Caresio Giuseppe nasce a Rivarolo Canavese in provincia di Torino il 3 Gennaio del 1938.

Vive la prima infanzia in modo molto travagliato : un tragico trauma subito all’età di due anni segna la vita del pittore torinese, rendendolo fragile e cagionevole
Per cinque anni, a partire dal 1940, viene ricoverato e curato in ospedali lontano da casa, prima a Cortina d’Ampezzo, fino al 1943, poi a Venezia.
L’Italia divisa in due, il regno del Sud e la Repubblica sociale italiana, due stati in guerra fra loro e l’occupazione tedesca al Nord : un bambino solo, così lontano dalla sua famiglia, unicamente con il gentile conforto di un’infermiera, che provava affetto e tenerezza per lui
Solo, si sente isolato, come si vede in una fotografia mentre guarda sconsolato verso la laguna.
Il papà di Giuseppe, contadino, a causa della scarsità di risorse dopo la guerra, entra a lavorare in una conceria dove trova tragicamente la morte nel 1947, in un incidente sul lavoro
Sesto di undici fratelli e orfano di padre in così giovane età.

La natura avversa l’ha però premiato fornendogli una dote naturale per la pittura, che si è manifestata già dai primi anni di scuola, quando ci si rende subito conto della sua straordinaria abilità nel disegno, fino a diventare lui stesso insegnante della materia
Terminati gli studi dell’obbligo frequenta la Scuola Reffo di Torino, avendo come Maestro Guglielmino, con il quale ha affinato la sua tecnica e consegue poi il diploma presso l’Accademia delle Belle Arti di Torino presentandosi come privatista.

La passione per la pittura, l’amore per il bello, la forza che sentiva che l’arte sarebbe stato il suo mondo lo hanno molto aiutato a superare una vita così difficile.
Giuseppe Caresio, pittore paesaggista, ritrattista, sorretto da una notevole intelligenza e grande abilità artistica

Difficili gli inizi della carriera artistica, non facilitati dalle scarse possibilità economiche

Agli inizi degli anni ’60 sbarca il lunario con innumerevoli lavori di grafica per case editrici , esegue ritratti su commissione nei locali e affreschi nelle chiese.

Nel 1968 si unisce al circolo artistico “Artemisia” e partecipa a innumerevoli manifestazioni, mostre, anche parte della giuria e mostre personali.
Raccoglie subito consensi e apprezzamenti e acquista una fama solida e meritata :lo dimostrano i premi ricevuti (40 medaglie d’oro, targhe e più di 30 coppe)
Una carriera intensa quella di Giuseppe Caresio, che desideriamo riassumere in quest’opera.

Ha vissuto per molti anni a Nichelino, in provincia di Torino, dove ha lavorato e insegnato. Perfezionista e scrupoloso ha sempre cercato di trasmettere la sua tecnica e le sue conoscenze artistiche agli allievi, che gli sono stati sempre vicini.
Rimasto vedovo all’età di 63 anni si è trasferito nel natale Canavese, a Volpiano, dove ha vissuto con la figlia e il genero per undici anni.
Anche a Volpiano ha lavorato e insegnato, anche presso il locale circolo degli Artisti.
Nel 2012 si è trasferito a Torino ma, per sopraggiunti problemi di salute, si è dedicato principalmente all’insegnamento.
E’ mancato a Torino, all’età di 76 anni, nel settembre del 2014, circondato dai suoi parenti, allievi e amici.

Una pittura fortemente espressiva e suggestiva, quella di Giuseppe Caresio : quadri dal sapore di limpido e fresco, una tecnica gradevole, pulita, figurativa
Possiede, oltre al talento naturale, molte nozioni ed esperienze decennali
Le sue Opere si rendono facilmente apprezzabili da un pubblico vastissimo
I Nudi sono il suo tema preferito, densi di tepore ed intimità. Non mancano i Paesaggi, ma è anche Maestro nel biancoenero e nell’incisione su legno
Nei Ritratti, suo cavallo di battaglia, esprime appieno la propria sensibilità e coglie, più che l’esteriorità, l’anima dei soggetti.

Mostre e premi

1954 1° premio -Biennale Internazionale Giovanile
1967 1° premio - Collegno – mostra “La pace nel mondo”
1968 premio “Porta Palazzo”
1969 premio “Gisola”
1969 premio “Bricherasio”
1969 premio “Murisengo”
1969/70/71 premi “Villar Focchiardo”
1969/70/71 premi “Casorzo Monferrato”
1969/70 Susa
1969/70 1° premio - Grugliasco
1970 2° premio Nazionale di Parabiago “Mostra dei vini”
1970 2° premio – Canale – “La pesca d’oro”
1970 premio “Castelnuovo Nigra“
1970/71 premio Claviere
1971 Nazionale di Parabiago
1971 1° premio Cirié
1971 1° premio Villar Dora
1971 premio Frassinetto
1971 premio Cuorgné
1971 premio Vigone
1971 premio La Manta
1971 premio Saluzzo
1971 premio Caraglio
1971 premio Candiolo
1971 2° premio Carmagnola
1971 Ivrea “Eporedia”
1971 premio Vinovo
Dicembre 1971 : Mostra personale c/o La Lanterna Moncalieri
1971 Mini Tela – Mostra omaggio natalizio (scan)
1973 premio acquisto – Legnago
1974/75 Mostra Artemisiana degli Auguri Natalizi “La Mini Tela”
1975/76 Mostra Artemisiana degli Auguri Natalizi
1976 1° premio Rodallo Estemporanea
1980 - fa parte della giuria - Testona Concorso di Pittura Estemporanea “Arte e paesaggio a Testona”
1982 2° premio - Rivalba – Pittura e Grafica A Zerbino
1982 3° premio - Roure
1982 2° premio – Raffaele Cimena
1982 Torino : 1° premio di pittura e grafica “A.Zerbino”
1982 3° premio Santuario di Cucelio C.se (v. articolo + foto)
1983 Orbassano la befana d’oro (foto)
1983 Torino U.S San Giorgio Asta benefica
1983 2° premio Bosconero C.se Estemporanea “Silvanigrense” (v. articolo)
1983 2° premio Rivalba
1984 2° premio Banchette Estemporanea (v. verbale giuria e foto)
Dal verbale della giuria : …2° premio a Giuseppe Caresio per l’opera “Vicolo di Banchette”, che coglie con vivezza di colori e con sicura tecnica uno scorcio caratteristico del luogo.
1984 Piossasco Galleria Camaleonte - premio speciale della giuria – Rassegna di pittura, grafica e scultura
1985 4° premio Salsomaggiore “Cristoforo Marzaroli”
1986 Carignano
1986 – artista invitato - Carmagnola “Arte visiva in vetrina”
1986 5° premio Oglianico Estemporanea “La Cià dël Roset”
1986 1° premio Lanzo T.se concorso di Arti figurative “Sagra del grissino stirato”
1986 2° premio Torino Palazzo a Vela Concorso Premio Primavera (v. scan)
Ottobre 1986 : Teatro S.Giuliano Baldissero T.se – Mostra (v.scan)
Torino presso Ristorante Il Cambio “Mostra dei cento pittori”
Luglio 1988 : Collettiva Terme di Saint-Vincent

PERSONALI
1954 Torino Colle della Maddalena
1969 Torino ???? Galleria Conchiglia
1970 Cesana Albergo Sezanne
1970 Torino ??? Galleria Accademia Collettiva “Pittori Torinesi”
1976 Imperia Galleria Cavour
1977 Valtournanche Piazza delle Guide (v.pensiero di papà)
1977 Casale Galleria Politeama Via Guazzo
1978 Valtournanche Piazza delle Guide (v.critiche)
1980 Rivarolo C.se
1982 Moncalieri Galleria L’Angolo

CRITICA A GIUSEPPE CARESIO

Una pittura fortemente espressiva e suggestiva, quella di Giuseppe
Caresio : quadri dal sapore di limpido e fresco, una tecnica gradevole,
pulita, figurativa.
Possiede, oltre al talento naturale, molte nozioni ed esperienze decennali
I Nudi sono il suo tema preferito, densi di tepore ed intimità. Da
apprezzare in particolar modo la delicatezza emotiva nel tratto che l'artista
mostra nell'imprimere su tela i corpi di donna, con una sensualità velata,
appena accennata.
Non mancano i Paesaggi, ma è anche Maestro nel biancoenero e
nell’incisione su legno
Nei Ritratti, suo cavallo di battaglia, esprime appieno la propria sensibilità
e coglie, più che l’esteriorità, l’anima dei soggetti.
Soprattutto i ritratti di vecchi sono uno dei momenti più alti della sua
pittura; nei loro sguardi si respira e si apprende il profondo significato e
l'intensa fatica del mondo contadino nonchè la spigolosa rugosità della vita
che non ti regala mai niente. In quei ritratti possiamo però recepire anche
la serenità ed il sorriso di chi prende la vita stessa con semplicità
amandone comunque sia gli aspetti belli che quelli più amari.
Nelle immagini di arte sacra possiamo poi toccare con mano la luminosa
umanità delle sue figure femminili e la trasfigurazione dell'amore materno
in quello divino.
Caresio usa nelle sue opere una tecnica complessa che evidenzia e connota
fortemente le sue capacità pittoriche, tecnica che però, al contempo, risulta
anche emotivamente efficace in quanto arriva al cuore della gente
rendendo le sue opere fruibili ed apprezzabili ad un pubblico vastissimo.
Prima di lasciarvi ai dipinti qui esposti di Caresio, opere che tra l'altro sono
tutte provenienti da collezioni private per gentile concessione delle loro
famiglie, vorrei leggervi una poesia dello stesso artista, il quale era solito
lasciare, dietro le tele che dipingeva, un suo pensiero poetico a commento
di quello che rappresentava.

POESIA DI GIUSEPPE CARESIO:

"Quando sulla tela nuda lo spirito mio si esprime, tutto per la mia mente
passa davanti: i verdi campi, gli alberi frondosi, i mansueti animali delle
campagne, le distese nevose, la gente.
Allora quella superficie piatta si anima, il profumo della natura mi invade,
il vento fischia tra gli alberi e la gente mi parla."
Giuseppe Caresio
Nel ringraziare ancora infinitamente le famiglie che hanno gentilmente
permesso, con la loro generosità e la loro comprensione, la realizzazione
di questa mostra fortemente voluta dalla figlia Eva, vorrei concludere
ricordando come, secondo me, quando si acquista l'opera di un artista non
si acquistano mai delle semplici immagini e dei vacui colori su tela ma una
parte vera e profonda del cuore e dell'anima dell'artista stesso,
pensiero,questo, a mio avviso, ancora più vero e potente nel caso di
Giuseppe che nel lasciarci fisicamente ci ha però donato se stesso con la
sua arte che vivrà per sempre."